Mentre BCE e Confindustria spiegano chiaramente che prima di tutto vengono gli interessi finanziari e i profitti delle aziende, pilastri di quelle politiche liberiste che nel nostro Paese hanno smantellato proprio quella sanità pubblica che oggi tutti osannano, tante e tanti sono attivi per difendere chi è più colpito dall’attuale emergenza.
Servono ulteriori interventi rispetto a quelli messi in campo. Noi stiamo cercando di dare un contributo nel nostro territorio:
- abbiamo scritto ai garanti regionale e comunale per i diritti dei detenuti, avanzando proposte concrete per tutelare le persone in carcere a fronte dell’emergenza determinata dai provvedimenti sbagliati del Governo (leggi qui);
- abbiamo sottoscritto questo appello con decine di avvocati, associazioni e giuristi a tutela di chi è rinchiuso nei CPR;
- oggi abbiamo richiesto verifiche urgenti al sindaco e a Pisamo sulle condizioni di sicurezza sul lavoro degli ausiliari del traffico che operano nelle nostre strade;
- abbiamo chiesto un tavolo urgente del Comune con i sindacati per la retribuzione piena delle lavoratrici in appalto a partire dal settore scolastico, ma ad oggi non abbiamo avuto risposta (leggi qui);
- la mobilitazione nazionale e locale a cui abbiamo partecipato attivamente ha portato ad ottenere anche a Pisa la sospensione degli sfratti (leggi qui);
- vi invitiamo a sottoscrivere questa petizione delle lavoratrici e dei lavoratori Amazon che chiedono protezioni contro il Coronavirus.
Occorre prendersi cura di tutti e tutte a partire da chi è più fragile.
Mandateci segnalazioni o scriveteci se avete bisogno di noi!
Una città in comune
[Immagine di Massimo Pasca]