Cambiare politica per salvare il pianeta

Ogni giorno migliaia di persone muoiono in Italia e in tutto il pianeta per Covid-19. Mentre il pianeta è percorso da una crisi inedita, molti continuano a fare affari approfittando della situazione a proprio esclusivo beneficio, mettendo il guadagno davanti alla salute delle persone.

Nel nostro paese l’industria bellica continua così tranquillamente a lavorare e ad avere commesse, mentre gli ospedali esplodono e mancano le attrezzature adeguate.

L’emergenza sociale cresce di giorno in giorno, ma i governi europei continuano con le politiche di austerity senza dare risposte ai bisogni delle persone.

Le politiche ambientali, sulle quali si dovrebbe ricostruire il nostro futuro, sono finite in un cassetto.

Basti pensare a quello che avviene in Toscana, dove la giunta regionale con un colpo di mano approfitta dell’emergenza per rilanciare nel silenzio un nuovo piano per la realizzazione della nuova pista aeroportuale di Peretola (leggi l’articolo qui).

Le immagini che arrivano da tutto il mondo rendono ogni giorno più evidente l’inadeguatezza del modello economico e sociale neoliberista. Mancano gli strumenti necessari a contrastare sia l’emergenza sociale sia quella sanitaria, mancano politiche serie di sostegno al reddito, manca un piano per ricostruire il futuro. Serve un altro punto di vista, un’altra politica.

In queste drammatiche giornate, stiamo cercando di dare il nostro contributo all’interno del nostro territorio per costruire un cambiamento e dare risposte a tutte e tutti coloro che oggi sono sempre più in difficoltà. Ecco quello che abbiamo fatto in queste ore:

➡️  Abbiamo proposto insieme con la Rete delle città in comune la costituzione di fondi di solidarietà comunale per affrontare l’emergenza sociale che sta dilagando nelle nostre città (leggi il comunicato qui);

➡️  Abbiamo avanzato delle proposte a livello locale per garantire reddito, politiche pubbliche e servizi per tutte e tutti coloro che sono in difficoltà a partire dal nuovo rapporto sulla Caritas (leggi l’articolo qui);

➡️  Abbiamo chiesto al Prefetto e al Sindaco un controllo serrato sulle richieste di deroghe da parte delle aziende rispetto alla chiusura delle attività non essenziali (leggi l’articolo qui);

➡️  presentando al riguardo anche una mozione in consiglio comunale (qui la nostra mozione);

➡️ Abbiamo chiesto al sindaco e all’amministratore unico della Navicelli Spa verifiche sulla apertura o meno dell’attività cantieristica alla luce della denuncia della Fiom (qui il testo della richiesta);

➡️ A fronte della mancanza di risposte del Comune abbiamo riproposto il diritto delle lavoratrici in appalto dei servizi educativi comunali alla piena retribuzione (il nostro comunicato qui);

➡️ Abbiamo presentato una mozione perché vi siano ammortizzatori sociali per le collaboratrici domestiche oggi prive di qualsiasi tutela (qui il testo della nostra mozione);

➡️ Abbiamo lanciato un appello con le associazioni che operano al carcere Don Bosco sulla gravissima situazione che vi è dentro questa struttura (leggi l’appello qui);

➡️ Partecipiamo attivamente alla campagna nazionale per l’estensione del reddito di cittadinanza;

➡️ Abbiamo sottoscritto l’appello “L’emergenza è l’affitto: Per un contributo straordinario del Governo“;

➡️ A livello locale abbiamo depositato una serie di proposte affinché il Comune proceda subito a una serie di azioni per garantire il diritto all’abitare a chi è sempre più in difficoltà (leggi l’articolo qui);

➡️ Stiamo facendo una battaglia con le altre minoranze per l’immediata ripresa delle attività del consiglio comunale e delle commissioni consiliari (leggi l’articolo qui).

Nei giorni scorsi abbiamo messo in campo molte altre azioni che trovate descritte qui sotto:

⚠️ Occorre prendersi cura di tutti e tutte a partire da chi è più fragile.
Mandateci segnalazioni o scriveteci se avete bisogno di noi!

Una città in comune

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