Pisa e Livorno non sono zone di guerra: fermiamo il trasporto di armi

Blocchiamo il transito di armi sul nostro territorio. Dopo aver appreso la notizia del transito nel porto di Livorno della nave Asiatic Island, con un carico di bombe ad alta precisione, destinati al porto israeliano di Ashdod, esprimiamo tutto il nostro sostegno a chi disobbedisce alla guerra (come nel caso dei portuali che rifiutano di compiere operazioni di carico e scarico) e riteniamo indispensabile ancora una volta che si faccia chiarezza su cosa avviene nella movimentazione di armi nel nostro territorio.

La «Asiatic Island», battente bandiera di Singapore, è una nave portacontainer che carica materiale bellico a Marsiglia, Genova, Livorno e Napoli destinato ad Ashdod e Haifa. Su questa rotta, da alcuni anni svolge il servizio di linea regolare per conto di ZIM, la compagnia di stato israeliana, che ha due sedi principali, a Haifa (il maggior porto israeliano) e a Norfolk, uno tra i maggiori porti militari statunitensi.

Il Governo Italiano deve fermare subito qualsiasi traffico di armi con Israele e dare l’indisponibilità ad utilizzare le proprie infrastrutture per il trasporto di armi e mezzi che vengono utilizzati contro la popolazione palestinese.

In tutti questi anni abbiamo portato avanti una battaglia su questi temi perché non accettiamo che l’area tra Pisa e Livorno sia un vero avamposto di guerra con continue operazioni di carico e trasporto di armi e mezzi nella più totale assenza di informazioni e sicurezza.

In questo quadro l’avvio dei lavoratori di potenziamento della base di Camp darby, da noi scoperto e reso pubblico, avallati e sostenuti tanto dal centrodestra quanto dal centrosinistra in tutti questi anni e a qualsiasi livello: nazionale, regionale e comunale trova ancora una volta la nostra più ferma opposizione. Quei lavori vanno fermati, camp darby deve essere chiusa, riconvertendola ad usi civili.

Una città in comune