In questo fine settimana in consiglio comunale verrà approvato il Bilancio Preventivo 2019 e il connesso Documento Unico di Programmazione.
Un bilancio che non risponde in alcun modo alle grandi questioni sociali e alle nuove povertà, prodotte da una crisi economica che non accenna a rallentare.
Un bilancio la cui attendibilità non sussiste: infatti, come negli anni precedenti con il centro-sinistra, Conti e la Lega danno il via libera ad un piano degli investimenti, che si fonda sulla vendita di patrimonio pubblico per 9 milioni di euro per l’annualità 2019, e così anche per il 2020 e il 2021, totalmente irrealizzabile.
Al contempo, non vi è alcun segno di una reale lotta ad un fenomeno che incide fortemente sull’entità delle risorse comunali, ossia l’evasione e l’elusione fiscale. I casi Bulgarella, Pampana, Porto di Marina sono solo alcuni degli esempi. Anzi, gli stanziamenti degli anni precedenti al piano antievasione sono completamente azzerati. Milioni di euro che non entrano nelle casse comunali e che, invece, si potrebbero utilizzare per la protezione sociale delle fasce più deboli, per le quali, al contrario, vengono decurtate risorse.
Ed è infatti proprio sulle politiche sociali che si registrano i tagli più significativi, in particolare sul settore dell’accoglienza e della infanzia. Sulle politiche abitative non si stanzia alcuna risorsa sulle manutenzioni straordinarie delle case popolari, né per recuperare gli alloggi pubblici attualmente vuoti, circa un centinaio, per i necessari lavori di messa a norma.
Per queste ragioni abbiamo presentato un pacchetto di proposte, contenute nel programma elettorale con cui ci siamo candidati, che mirano alla giustizia fiscale: dalla riformulazione delle aliquote dell’Irpef favorendo i redditi più bassi e usando una maggiore progressività, fino al’aumento delle aliquote IMU sui palazzi di lusso alla massima percentuale. A questo si aggiungono anche alcuni atti di indirizzo per mettere un pacchetto contro l’elusione, destinando tutte queste maggiori risorse alle politiche sociali.
Presentiamo anche delle modifiche al piano delle opere pubbliche, recuperando risorse per 750 mila euro per le case popolari. A questo si aggiungono alcuni stanziamenti ad hoc che proponiamo sul parco di Cisanello e per l’installazione delle centraline sulla qualità dell’aria a Porta a Mare e a Riglione-Oratoio.
Infine, abbiamo proposto di cancellare tutti i punti inseriti nel Documento Unico di Programmazione che, sotto lo slogan “prima gli italiani”, costituiscono veri e propri atti discriminatori, come sancito dalla recente sentenza del Tribunale di Milano sul caso Lodi.
La discriminante ancora una volta è tra chi cerca di attuare la Costituzione e i principi in essa contenuti e chi cerca di stravolgerla in tutti i suoi capisaldi.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile
Giustizia fiscale
EmendamentoIMU ; EmendamentoIrpef
No alle politiche discriminatorie
Emendamento 1 ; Emendamento 2 ; Emendamento 3; Emendamento4 ; Emendamento 5 ; Emendamento 6 ; Emendamento 7 ; Emendamento 8 ; Emendamento 9 ; Emendamento10 ; Emendamento 11 ; Emendamento12 ; Emendamento13 ; Emendamento14 ;
Casa e qualità della vita al centro
Emendamento15 ; Emendamento16 ; Emendamento17
Di seguito gli Ordini del giorno presentati da Diritti in Comune:
Introduzione tariffazione puntuale
Contrasto e sanzioni per le aree private dismesse
Pagamento ICI-IMU da parte delle scuole paritarie nel Comune di Pisa
Parità di salario a parità di mansione
Piano triennale di contrasto all’evasione_elusione dei tributi locali (1)
Prima i diritti fondamentali poi i vincoli di bilancio